sabato 13 febbraio 2016

I Registri dell'Arena, il sistema magico. Magia runica vs magia elementale

ATTENZIONE! PERICOLO SPOILER!
Generalità sul funzionamento.
L’elementalismo permette all’incantatore di immagazzinare una delle energie legate ai cinque elementi (acqua, terra, aria, fuoco-gelo e magicka) nel proprio corpo, manipolarle ed espellerle. L’atto si compone di due fasi: l’accumulo e il rilascio.
La magia runica permette di manipolare i fenomeni naturali legati a qualsiasi elemento pronunciando delle rune. Esse sono comandi vocali che agiscono sul tessuto stesso di Magicka su cui è sovrastrutturato il mondo di Xantis. La manipolazione delle energie elementali avviene direttamente e senza essere accumulata nel corpo dell’incantatore.
Rapidità di esecuzione.
La fase di accumulo può essere anche molto lunga, pertanto, la magia runica è più rapida perché necessita del solo tempo di pronuncia delle rune. Tuttavia, se un elementalista ha già accumulato ed è pronto al rilascio, la situazione si ribalta.
Potenza.
La potenza massima di un incantesimo runico è fissa ed è legata al comando stesso: può, comunque, essere aumentata con oggetti amplificatori o con i reagenti.
La potenza massima di un incantesimo elementale è legata a quanto l’incantatore riesca ad accumulare. Un oggetto catalizzatore coadiuva il mago permettendogli di immagazzinare più energia elementale aumentando di conseguenza anche la potenza dell’incantesimo.
Affaticamento.
I comandi runici utilizzano le piccole quantità di magicka (nella sua forma più nobile di vettore di informazioni) che si annidano spontaneamente nelle menti senzienti e con particolare intensità in quelle dotate di maggiore intelletto. L'uso prolungato di comandi affatica la mente del mago che necessiterà di dormire per ripristinare il suo naturale equilibrio. Esistono anche pozioni che permettono il ripristino delle energie mentali, ma che, essendo a base di sostanze psicotrope, possono avere effetti collaterali.
La pratica dell'elementalismo comporta l'accumulo di notevoli energie nel corpo dell'incantatore spossandolo fisicamente. Inoltre, il processo di accumulo trae energie anche dal corpo del mago stesso, stancandolo ulteriormente: questo inconveniente può essere ridotto raffinando la tecnica.
Rischi.
Le rune sono parole di comando che vanno pronunciate con perizia dal mago che, nel contempo, deve creare un'immagine mentale dettagliata di ciò che vuole ottenere. Basta una minima imperfezione affinché l'incantesimo fallisca. In tal caso, nella maggior parte delle evenienze, non avviene nulla, ma, a volte, si attivano effetti indesiderati anche letali.
Il rischio principale per chi pratica l'elementalismo consiste nello spingersi ad accumulare più di quanto il fisico possa sostenere, decretando la morte. Ciò, non sempre avviene per spregiudicatezza dell'incantatore, a volte, se quest'ultimo non è abbastanza esperto, potrebbe sprofondare nel sonno degli elementi: uno stato in cui si perde coscienza di sé e in cui si potrebbe continuare ad accumulare fino alla morte.
Versatilità.
La versatilità della magia runica è forte del fatto che si possano manipolare tutti gli aspetti dei fenomeni naturali. Di contro, gli incantesimi sono rigidamente vincolati alla sequenza di rune e l'immagine mentale consente limitati margini di variazione.

La versatilità dell'elementalismo consiste nel fatto che l'incantatore può manipolare l'energia elementale accumulata con ampi margini di creatività e lo farà tanto meglio, quanto più è affinata la sua tecnica di controllo: potenzialmente può ottenere qualsiasi tipo di effetto. Si dice, ed è vero, che non esiste un incantesimo elementale identico a un altro. Di contro, gli incantesimi riguardano un unico elemento. I duomanti, in grado di controllarne due diversi sono rarissimi e chi può farlo contemporaneamente ancora di più.

Per domande e approfondimenti, rivolgetevi a Fagorn, nel post dedicato.

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