martedì 14 novembre 2017

Booktrailer de Il Dono del Reietto.

Con questo booktrailer, ho voluto un po' scherzare con i miei personaggi. Sopratutto chi ha letto il libro li riconoscerà e avrà di che sbellicarsi...


martedì 7 novembre 2017

Il Dono del reietto. Recensione a 5 stelle su Amazon by Francesco Lombardelli. Inoltre, videorecensione e intervista.

Un protagonista goblin che non ispira fiducia a nessunodei suoi compagni, ma che sa darsi da fare ... nel far ridere il lettore in ben più di un'occasione.
La trama è volutamente semplice, l'unica pecca sta nel dare troppe informazioni nella parte iniziale, tanto da farle sembrare "indigeste" per chi non è avvezzo al genere.
Per quanto la chiave del libro sia da leggere nella sua semplicità e comicità, ci troviamo di fronte a un'opera ben più complessa dove spesso e volentieri i personaggi mettono il lettore davanti a dei quesiti importanti riguardanti la vita quotidiana, primo fra tutti "che fari io al posto di questi tizi?"
Un libro leggere che tende la mano a temi quali la comprensione del diverso, l'accettazione sociale e l'utilità di ogni individuo per le azioni che compie nell'arco della sua vita.
Un bellissimo libro!





E qui sotto, c'é il il link alla videorecensione sempre a cura di Francesco Lombardelli. C'è anche l'intervista che mi ha fatto.

https://youtu.be/6Yyymo5-3sw

sabato 4 novembre 2017

Nuova copertina per Il Dono del Reietto: ritocchi.

Il lettering non piaceva. I toni troppo scuri potevano compromettere la qualità della stampa. Urgevano ritocchi.

giovedì 2 novembre 2017

Recensione de Il Dono del Reietto a cura di Opinioni Librose.

 Eccone un estratto.

Come specificato all’inizio della recensione ci troviamo davanti a un romanzo “molto originale” per vari elementi.
Pur avendo la struttura classica del fantasy (fughe, ambientazione, descrizione dei personaggi) nello stesso tempo è innovativo: in alcuni passaggi ricorda molto i giochi di ruolo, i fumetti.
Non mancano momenti di umorismo che durante la lettura fanno sorridere e rendono il romanzo più leggero.
La narrazione ha uno schema particolare: pur essendo scritto   in terza persona,  il punto di vista di ciò che accade e delle descrizioni è in prima persona e, essendoci diversi narratori,   la lettura è più accattivante e non annoia. Sembra addirittura un libro scritto a più mani.
Anche la descrizione dei personaggi l'ho trovata molto curata e capace di far immaginare al lettore l'aspetto fisico e caratteriale dei vari soggetti che, di volta in volta , si incontrano all'interno della storia. Sono tutti ben delineati tanto che si riescono a cogliere tutte le sfaccettature.
Il linguaggio usato dall'autore mette in luce la sua preparazione: l'ho trovato ricercato, ma allo stesso tempo, la lettura è scorrevole e priva di errori.
Il mio giudizio sull' opera è positivo.
Consiglio questo libro a chi voglia leggere un fantasy fuori dal coro.

Vai alla recensione completa.

domenica 22 ottobre 2017

domenica 24 settembre 2017

venerdì 22 settembre 2017

Dannato Malloppo!: il contesto storico.

Washington, aprile 1854. Il Senato degli Stati Uniti d'America ratifica l'acquisizione dal Messico delle novecentottanta miglia quadrate acquistate tramite l'intermediazione del Ministro Plenipotenziario James Gadsen il 24 giugno 1853. I nuovi territori sono evidentemente di matrice latino-americana, oltre che selvaggi e inospitali: sono, infatti, tangibili le sacche di resistenza da parte delle tribù native dei Pueblo, dei Navajo e degli Apache. Nonostante ciò, costituiscono la nuova frontiera, un'opportunità per molti: per chi vuole farne un nuovo corridoio per scambi commerciali, per i costruttori di grandi infrastrutture, per i coloni, per gli uomini di affari... e per quelli di malaffare.
Dannato Malloppo! È un romanzo ambientato in quei luoghi e in quel periodo. Quindi, negli anni successivi alla Guerra del Messico e antecedenti quella di Secessione. Un'epoca stimolante in quanto foriera di tanti cambiamenti che avrebbero mutato per sempre la fisionomia politico-sociale degli Stati Uniti. Si cominciava a parlare di progresso, il cui simbolo principale era via ferrata. Emergevano i primi segnali delle problematiche sociali legate all'inevitabile processo che, nel corso dei decenni a seguire, avrebbe portato alla costituzione di una vera società multietnica; mentre, in numerosi ambienti colti, e non solo, lo schiavismo veniva messo in discussione. Dal punto di vista tecnologico, la retrocarica, che ha spadroneggiato nelle produzioni cinematografiche, non era ancora diffusa a livello commerciale, anche se già esistente; mentre tra gli esplosivi alternativi alla polvere da sparo, l'avvento della nitroglicerina era lungi dal divenire.

Insomma, un selvaggio West... particolarmente selvaggio.
Nelle illustrazioni James Gadsen e i territori dell'acquisto Gadsen.
Risultati immaginiRisultati immagini per james gadsden new mexico

domenica 17 settembre 2017

Dannato Malloppo!: approfondimento storico.


Alcune scene del romanzo sono ambientate a Mexican Springs nel 1856. Non si tratta di un luogo fittizio ma di un villaggio che è veramente esistito. Sito nella Contea di Hindalgo, a sud ovest del New Mexico, è ora un villaggio fantasma, spesso meta di turisti.
Il luogo è caratterizzato dalla presenza di una polla d'acqua che favorì l'insediamento di una tribù di Apache, successivamente furono i messicani a colonizzare quel luogo. Dopo l'acquisto Gadsen, il sito entrò a far parte del Territorio del New Mexico e nel 1858 divenne operativa una stazione di ristoro lungo la linea tra St. Luis e S. Francisco. La Guerra di Secessione interruppe il servizio e Mexican Springs divenne un forte delle truppe dell'Unione. Al termine del conflitto, John Eversen in rappresentanza della National Mail and Transportation Company ripristinò il servizio di stazione di ristoro e vi stabilì un centro di smistamento della posta. Contestualmente, il nome del sito fu cambiato in Grant, in onore del Generale dell'Unione. Nelle vicine Pyramids Mountains furono trovate diverse pepite d'argento. Pertanto, fiutando l'affare, William C. Ralston, fondatore della Bank of California, acquisì quei territori e il sito cambiò nuovamente nome in Ralston City. Per l'arrivo dei minatori la popolazione ebbe un incremento esponenziale fino ad arrivare ai tremila abitanti. Purtroppo, la resa delle miniere fu molto al di sotto delle aspettative, così Ralston indirizzò i suoi investimenti altrove. Di conseguenze Ralston City si spopolò quasi completamente. Nel 1870, la Shakespeare Mining Company fece degli investimenti sul sito e diede nuova linfa alle attività di estrazione. La città assunse il nome di Shakespeare. Nel 1929 le miniere furono definitivamente abbandonate e il paese divenne deserto. Ora, la città fantasma di Shakespeare appartiene a un ranch privato. In essa permangono la Butterfield Station – Grant's House costruita nel 1858, il Grant Saloon, lo Stafford Hotel, la Old Mail Station, il General Merchandise, il Powder Magazine, il Mine Superintender House e soprattutto il suggestivo cimitero. Sebbene, le sepolture con iscrizioni siano successive al 1870, il camposanto esiste sin dai primi anni cinquanta: così, nel capitolo Anime senza un nome, l'ho immaginato spoglio e con lapidi anonime.



martedì 15 agosto 2017

Pagina facebook pubblica di Mario Micolucci autore.

Ho aperto la pagina facebook pubblica. Al suo interno, si può anche accedere a gruppo per discutere dei miei libri o argomenti correlati. Se volete sostenermi nelle mie attività di autore, visitatela e cliccate su "mi piace".
https://www.facebook.com/Mario.Micolucci.scrittore/

sabato 8 luglio 2017

Ecco la copertina.

Per il testo ho scelto un carattere simile a quello dei manifesti Wanted, optando per lo stile più scarno possibile. Ho qualche dubbio sulla leggibilità, ma penso che non lo cambierò o, perlomeno, non di molto. Ho leggermente modificato le proporzioni e portato più verso il rosso il colore del cielo. Non sono sicuro se spostare il titolo mezzo centimetro più in basso.
Commentate per eventuali consigli.

lunedì 3 luglio 2017

L'ho finito!

Ho appena finito di scrivere DANNATO MALLOPPO!
Ora mi attendono la fase di editing e tutte le altre operazioni necessarie a fornire un buon prodotto finale. Vi annuncio che è mia intenzione pubblicarlo da subito sia in versione e-book che cartacea. Bentornato western all'italiana!